Il carciofo è una delle piante più coltivate durante il periodo invernale e i suoi frutti abbondano sulle tavole italiane, andiamo a scoprire meglio di che tipo di verdura si tratta.
Partiamo dalla descrizione della pianta. Si tratta di una perenne erbacea appartenente alla famiglia Asteracea che può raggiungere una altezza massima di 1,5 metri in età adulta. La pianta è provvista di un risoma sotterraneo dal quale nascono e crescono più fusti. Essi sono di massimo quattro centimetri, di tipo rosetta, mentre è lo stelo carnoso ad essere particolarmente alto.
Le foglie sono polimorfe e possono raggiungere le dimensioni di 1,5 metri di lunghezza. Sono lanceolate e alle estremità sono in alcune varietà spinose mentre in altre no.
Il fiore, ai molti sconosciuto, è riunito in un capolino di forma conica o sferoidale con ricettacolo e concavo superiormente. Il colore è azzurro tendente al viola per quanto riguarda la corolla, inoltre è presente uno stelo carnoso. Nel capolino, quando il fiore ancora non è maturo, è possibile individuare delle bratte protettive.
E ora veniamo al frutto, il vero e proprio carciofo commestibile. Scientificamente parlando si tratta di un achenio. Ha forma allungata e colorazione marrone verde. Il frutto può essere colto da novembre fino a marzo, è una pianta invernale che predilige le temperature fresche.
È molto comune in tutta la zona mediterranea, particolarmente rinomati in Italia sono quelli coltivati in Sardegna e Liguria. Anche la Puglia produce molti carciofi durante il periodo invernale.
La pianta è abbastanza facile da coltivare ed è presente anche nel nostro terreno con ottimi risultati in termini di produzione e qualità.
Un consiglio che ci sentiamo di darvi per massimizzare la sua produzione è quella di recidere il frutto non appena maturo per far sì che la pianta ne crei subito un altro.
Cimentatevi anche voi nella sua coltivazione, riceverete grandi soddisfazioni.