Il melograno

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Il melograno è una pianta dall’origine antichissima, così come l’utilizzo del suo frutto all’interno delle ricette. Andiamo a scoprire un po’ più da vicino la sua origine e le diverse varietà esistenti!

Il melograno appartiene al genere Punica ed è originario delle regioni che vanno dall’odierno Iran fino alle zone dell’India settentrionale. Fin dall’epoca dei Greci è presente anche nella zona mediterranea e nella regione del Caucaso. Il suo frutto è chiamato melagrana. Oggi viene coltivato anche in Messico e negli Stati Uniti dopo che venne introdotto nelle Americhe ad opera dei colonizzatori spagnoli.

La pianta

Il melograno ha la tendenza di formare boschetti molto fitti. Si presenta come un arbusto cespuglioso che può arrivare ad una altezza massima di cinque o sei metri. E’ caducifoglie e latifoglie e ha una vita massima di un centinaio di anni se non viene colpito da malattie. Le foglie sono lucide, opposte e larghe fino a due centimetri con lunghezza fino ai 7 centimetri.

I fiori

I fiori sono caratterizzati da un colore rosso vivo e dalle dimensioni di non più di tre centimetri di diametro. Hanno tre o quattro petali e sbocciano nel mese di maggio.

Il frutto

La melagrana è il frutto del melograno. Si presenta come una bacca molto dura con una buccia fortemente resistente alla scalfittura. Ha forma tonda e le dimensioni sono variabili dalla varietà coltivata. All’interno il frutto è suddiviso in diverse parti con lo scopo di fare da placentazioni dei semi, le vere e proprie parti commestibili. I semi sono rossi e circondati da una polpa dolce e acidula da sempre apprezzata in moltissime preparazioni.

In Italia la varietà più coltivata è quella denominata dente di cavallo. Possiede la caratteristica di essere resistente al freddo, possiede chicchi molto dolci rispetto ad altre varietà.

La coltivazione della pianta è facile e adatta anche ai meno esperti, l’unica cosa da evitare è la presenza di ristagni di acqua.


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