Con il termine generale grani antichi si intendono varietà del passato rimaste autentiche e originali e che quindi non hanno subito incroci o modificazioni genetiche ad opera dell’uomo.
Forse non tutti lo sanno ma un esempio è il grano Kamut, originario del Canada e che oggi è diventato un vero e proprio prodotto registrato e di successo. Anche in Italia non possiamo lamentarci, anche noi abbiamo una buona varietà di grani antichi, il più famoso dei quali è il Senatore Cappelli. Per chi non lo conoscesse si tratta di una varietà di grano coltivata nel sud Italia, molto diffusa in Puglia grazie alle sue caratteristiche di buona resistenza ai climi aridi e ai terreni argillosi.
Storia del grano Senatore Cappelli
La storia di questa antica varietà inizia nei primi del novecento, precisamente nel quindici, quando il genetista Nazareno Strampelli, originario del territorio di Macerata, selezionò una varietà della pianta molto resistente ai terreni poveri di acqua grazie allo studio di grani coltivati nel nord Africa. Egli decise di dare il nome di Senatore Cappelli a questa varietà, in onore del senatore che modernizzò l’agricoltura in Puglia.
Oggi si crede che questa varietà di grano, divenuta ben presto la varietà più coltivata nella provincia di Foggia, sia la capostipite del grano duro, eletto a “grano superiore” durante il periodo fascista.
Il grano Senatore Cappelli ha ottime proprietà nutrizionali con elevate proteine, per questo è noto in gergo nella regione come la carne dei poveri.
Oggi giorno la farina ottenuta da questa varietà di grano ha la caratteristica di essere irregolare nei suoi granuli e la sua durezza. Per questo risulta ottimo per la produzione di pasta e del pane cotto a forno a legna. Essendo molto granuloso viene anche scelto principalmente per la produzione di pane integrale e di schiacciate rustiche da condire poi con olio del territorio.