Il primo maggio a tavola: le tradizioni regionali della festa del lavoro in Italia

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Il primo maggio è una data importante per il calendario religioso e per il mondo del lavoro, ma è anche un momento per celebrare le primizie offerte dalla natura a tavola. In diverse aree del centro Italia, fave e pecorino sono un piatto quasi obbligato, ma la tradizione regionale può contare per la Festa del Lavoro su molti menu’ locali lungo la Penisola.

La Coldiretti ha svolto una rassegna sui menu tipici del primo maggio delle Regioni d’Italia, che sono stati “apparecchiati” al Villaggio contadino sulla costa di Bari con decine di migliaia di persone provenienti dalle diverse regioni. Tra le prelibatezze della tavola italiana, si possono trovare la frittata di cipolla e salsiccia e nduja della Calabria, il timballo di pasta della Puglia, la pizza scima e i fiadoncini salati dell’Abruzzo, e ancora la torta agli erbi insieme a cantuccini e zuccherini della Toscana, fino ai peperoni in “bagna cauda” del Piemonte mentre la grigliata di carni locali primeggia lungo tutto lo Stivale.

Ma la Festa del Lavoro non si limita solo a gustare le prelibatezze della cucina italiana, poiché è anche un momento per celebrare la cultura e le tradizioni di ogni regione. Le fave, ad esempio, sono un alimento tradizionale che celebra la dea Flora, protettrice della natura e della rinascita, e che rappresenta un’abbinamento irrinunciabile in molte regioni come Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise.

Le fave sono legumi ricchi di proteine, fibre, vitamine e sali minerali, che hanno una riconosciuta azione di drenaggio dell’apparato urinario e tra i legumi è il meno calorico. Per garantirsi qualità, il consiglio della Coldiretti è di accertarsi che il baccello delle fave sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare.

Insieme al pecorino, il formaggio italiano tradizionale, rappresentano un abbinamento perfetto per la Festa del Lavoro. La scelta per l’abbinamento con le fave può essere soggettiva, ma i preferiti sono il pecorino romano “con la goccia” o quello semistagionato da tavola, meno saporito ma più dolce al palato. Acquistare formaggio Made in Italy è importante anche per sostenere la sopravvivenza dei 60mila pastori duramente colpiti dai rincari dei costi.

Il primo maggio è un momento per celebrare le tradizioni regionali della tavola italiana e per sostenere la cultura, la biodiversità e la sopravvivenza di mestieri antichi come quello dei pastori. Una varietà di colori e sapori che rappresenta il meglio dell’enogastronomia italiana e che onora la dea Flora e San Giuseppe artigiano, protettore dei lavoratori e dei pastori.

Il primo maggio rappresenta anche una giornata di lotta e di rivendicazione dei diritti dei lavoratori, in cui si celebra la conquista della giornata lavorativa di otto ore. In molti paesi del mondo, questo giorno è ancora celebrato come festa del lavoro e viene dedicato alla promozione dei diritti dei lavoratori e alla sensibilizzazione sull’importanza del lavoro dignitoso.

Inoltre, il primo maggio rappresenta anche un momento per riflettere sulla situazione attuale dei lavoratori e sulle sfide che ancora devono essere affrontate, come l’uguaglianza di genere, la tutela dei diritti dei lavoratori migranti e la lotta alla precarietà del lavoro.

In sintesi, il primo maggio è una giornata importante per la celebrazione delle tradizioni culinarie e artigianali italiane, ma anche per la lotta per i diritti dei lavoratori e per la promozione di un lavoro dignitoso per tutti.


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