La siccità e gli effetti del cambiamento climatico stanno diventando sempre più problematici per gli agricoltori italiani, che stanno cercando soluzioni innovative per proteggere i loro raccolti. Secondo la Coldiretti, il fatturato dell’agricoltura 4.0, che utilizza droni, robot, satelliti e tecnologie di controllo remoto, è cresciuto del 31% in un anno e ha superato i 2 miliardi di euro di investimenti per salvare i raccolti.
Le centraline meteo a rilevamento continuo collegate ai satelliti sono utilizzate per monitorare l’umidità dei terreni e la distribuzione dell’acqua, mentre i sistemi hi-tech consentono una distribuzione mirata dei fertilizzanti solo dove serve e in condizioni climatiche ottimali per massimizzare la resa. L’utilizzo di attrezzature di precision farming può accelerare le lavorazioni e salvare i raccolti in situazioni di emergenza.
L’agricoltura 4.0 è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, con oltre 1 milione di ettari di terre agricole coltivate con strumenti a tecnologia avanzata. Il 65% degli investimenti riguarda macchinari a tecnologia avanzata come la guida GPS e sistemi di monitoraggio e controllo delle lavorazioni e delle superfici interessate.
La maggior parte delle imprese agricole sfrutta più di una soluzione 4.0 con un approccio che coinvolge anche le industrie della trasformazione agroalimentare con l’adozione di sistemi di cloud computing, QR Code, tecnologia mobile e strumenti meccanici con interazione umana.
Le nuove generazioni stanno portando un cambiamento significativo nel lavoro nei campi, con quasi una impresa agricola giovanile su tre che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione. Anche l’utilizzo dei social network per promuovere le proprie attività sta diventando sempre più popolare tra i giovani agricoltori.
La Coldiretti sta collaborando con l’ambasciata di Israele per migliorare le rese e la competitività del Made in Italy agroalimentare e sta investendo nella ricerca con le nuove tecniche di cisgenetica per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre, la Coldiretti ha siglato una convenzione con il Crea per favorire la ricerca pubblica nelle Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) ed estendere i risultati anche a favore delle piccole medie imprese.
In sintesi, l’agricoltura 4.0 sta diventando sempre più importante per gli agricoltori italiani che cercano soluzioni innovative per proteggere i loro raccolti contro gli effetti del cambiamento climatico. La tecnologia avanzata, come i droni, i robot, i satelliti e i sistemi di controllo remoto, può aiutare gli agricoltori a ottimizzare le risorse disponibili e ad affrontare le sfide del clima in modo efficace.