Crescono del 25% le vendite di olio extravergine di oliva in Puglia durante le festività, con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno e una crescente attenzione verso il prodotto di qualità in cima alla top ten dei regali gastronomici più ricercati e molto attesi.
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È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dell’andamento delle vendite di olio EVO in aziende olivicole, frantoi e mercati contadini.
Anche all’estero sono balzate del +40% in valore le vendite di olio d’oliva Made in Puglia nel mondo – aggiunge Coldiretti Puglia – nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione regionale e le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.
“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio.
In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale.
Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare Muraglia.
Nel 2022 a pesare su aziende agricole e frantoi sono i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per la banda stagnata, secondo l’analisi Coldiretti e Unaprol.
Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati.