Ciliegi in fiore: segnale preoccupante

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Ciliegi in fiore in Puglia nella novembrata di Halloween, punta dell’iceberg di una natura in tilt con il caldo record che ha fatto scattare l’allarme siccità fuori stagione per tutte le colture in campo con gli imprenditori agricoli che stanno intervenendo addirittura con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, dalle semine di grano agli ortaggi, dalle insalate alle cicorie fino alle cime di rapa.

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E’ l’allarme della Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature che stanno sconvolgendo la vita di piante e animali.

Preoccupa molto l’allungamento della fase vegetativa delle piante a  causa del caldo perdurante fuori stagione – sottolinea la Coldiretti regionale – con il rischio di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo delle coltivazioni.

Il caldo perdurante e fuori stagione – aggiunge Coldiretti Puglia – mette a rischio anche l’uva da tavola non ancora raccolta sotto i tendoni, dove le temperature raggiungono picchi troppo alti per garantire la conservabilità del prodotto.

Per gli ortaggi e le semine – denuncia Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea degli ortaggi, come cime di rape, cicorie e finocchi pronti alla raccolta già ad ottobre con i prezzi in campo in discesa libera.

Una situazione preoccupante – sottolinea la Coldiretti Puglia – dopo che nel 2022 in Puglia la siccità ha causato un calo del 30% delle rese per il grano e l’avena, del 25% per i legumi, ma anche la maturazione contemporanea delle diverse varietà di frutta e ortaggi, come ciliegie e asparagi, dove le primizie e le varietà tardive sono maturate praticamente assieme, invadendo il mercato che non ha assorbito le produzioni.

Ma gli effetti sono stati evidenti anche sul settore olivicolo, con il caldo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 50% in Puglia. Occorrono, dunque, interventi rapidi non più rinviabili


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