Al via gli interventi per l’agricoltura biologica, con il segmento del bio che cresce ancora in Puglia forte di un aumento delle superfici del +6,4%, nonostante gli agricoltori sia stretti tra speculazioni e caro bollette, aggravati dalla guerra in Ucraina.
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A darne notizia è Coldiretti Puglia, dopo la firma del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole con cui diventano operativi, dopo anni di attesa, gli interventi previsti dalla Legge di Bilancio 2020 per il settore dell’agricoltura biologica.
L’obiettivo è di favorire forme aggregative e partecipative nei rapporti tra i differenti soggetti delle filiere biologiche – aggiunge Coldiretti Puglia – implementando la transizione ecologica del comparto, lo sviluppo, la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera, stimolare le relazioni di mercato e garantire ricadute positive sulla produzione agricola di prossimità e sull’economia del territorio. Coldiretti è da tempo convinta che sia necessario per il biologico ritrovare la sua dimensione agricola, saldamente legata al territorio di produzione e per questo auspica che questi obiettivi possano guidare lo sviluppo di un modello produttivo attento all’ambiente e alle persone, di cui le aziende agricole sono da tempo protagoniste.
La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia – aggiunge Coldiretti Puglia – dove la pratica biologica interessa tutti i comparti agricoli dall’olivo ai cereali (23%), dalla vite agli ortaggi, con 3 impianti di acquacoltura biologica. Grazie alla ricerca il settore biologico può diventare un formidabile strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento – aggiunge Coldiretti Puglia – di prodotti di alta qualità e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini.
E’ necessario al contempo che tutti i prodotti che entrano nei confini regionali, nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori, perché dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore.
Anche i nuovi bandi del PSR Puglia per sostenere e incentivare l’agricoltura biologica hanno aperto a melograno, mandorlo e noce, facendo rientrare le colture frutticole nei nuovi bandi dello sviluppo rurale, su forte richiesta di Coldiretti.
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