Aumenta il prezzo del gasolio in distribuzione, appello degli agricoltori “intervenga l’Antitrust”

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Il costo del Brent, uno dei benchmark di riferimento per il petrolio, è sceso a 90 dollari. Quello del gasolio agricolo, invece, resta a 1 euro e 37 centesimi al litro, lo stesso costo di quando il Brent era a 125 dollari.

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E’ in atto una colossale, sciagurata e irresponsabile speculazione che sta avendo effetti devastanti sull’agricoltura italiana”, ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani.

Appena l’indice di riferimento si alza di qualche centesimo, il prezzo del gasolio utilizzato dagli agricoltori aumenta subito in modo più che proporzionale; al contrario, invece, al decrescere del prezzo base sui mercati internazionali non segue mai nell’immediato una diminuzione del costo del gasolio”.

Una dinamica al limite della truffa che CIA Puglia aveva già segnalato nelle scorse settimane, quando l’organizzazione sindacale degli agricoltori chiese l’intervento dell’Antitrust.

Il nuovo governo metta subito mano a una stretta seria e rigorosa per contrastare queste dinamiche ormai fuori controllo”, ha aggiunto Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Puglia.

Fortissima la preoccupazione nei territori. Dal Foggiano alla BAT, dall’area metropolitana di Bari alle province di Taranto e Brindisi, così come in tutto il Salento, la pressione dei costi energetici, del caro gasolio e dei prezzi ormai stabilmente elevatissimi delle materie prime si è fatta insostenibile per le aziende agricole. “Occorre intervenire anche sulle compagnie, se necessario, attivando tutti gli strumenti esistenti per frenare le dinamiche speculative”, ha spiegato Gennaro Sicolo.

E’ da quasi due mesi che il costo del gasolio agricolo non schioda dalla forbice 1,35-1,40 euro al litro. Tutto questo a prescindere dalle quotazioni al barile.

Ci chiediamo perché non intervenga l’antitrust”, commenta CIA Agricoltori Italiani di Puglia attraverso la sua nota. “La situazione è davvero critica, anche perché a fronte di un’emergenza economica che va peggiorando di giorno in giorno, all’orizzonte non si intravede un’azione unitaria, univoca e compatta dell’Europa”.


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