Emergenza cinghiali, chiesti interventi urgenti

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Paura nei campi della Capitanata per i continui raid dei cinghiali che divorano e distruggono intere colture.

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E’ l’ennesima denuncia di Coldiretti Puglia, dopo le scorribande dei cinghiali nei campi di broccoletti tra Rignano Garganico e San Marco In Lamis, per cui è urgente che vengano individuati i distretti di gestione e i settori di prelievo. Ma il timore è per gli agricoltori di tutta la provincia.
Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali. Gli imprenditori agricoli ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando con sempre maggiore frequenza – denuncia Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia – i danni provocati da cinghiali che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette ma che, inevitabilmente, sconfinano nelle aziende agricole, sulle strade limitrofe ed in prossimità dei centri abitati. In provincia di Foggia nel giro di dieci anni sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti”.
L’escalation dei danni alle campagne, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione dei cinghiali In Puglia che sono arrivati a 250mila, per cui bisogna intervenire subito e con determinazione contro l’invasione dei cinghiali con avvistamenti continui nelle aree del Parco dell’Alta Murgia, del Gargano, nella Murgia Barese e Tarantina, nel Subappennino Dauno, nei pressi della Foresta di Mercadante, fino ad arrivare ai centri urbani.
Dopo le numerose manifestazioni di Coldiretti anche in Puglia – spiega Coldiretti regionale – è stato preso atto che l’aumento dei cinghiali e la riduzione del personale incaricato di controllarli ha aumentato il rischio di danni alle coltivazioni agricole ma anche alla stessa sicurezza dei cittadini, visto l’aumento degli incidenti stradali causati dai selvatici.
Una situazione arrivata al limite tanto che più di 8 italiani su 10 secondo l’indagine Coldiretti pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti incaricando personale specializzato per ridurne il numero.

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