Il mandorlo, insieme al ciliegio, è uno dei simboli della primavera. E’ il primo albero che fiorisce in questa stagione e la sua fioritura simboleggia rinnovo e speranza.
Si tratta di un albero originario dell’Asia centro-occidentale, diffusosi dalla Sicilia dove fu importato dai Fenici.
Esaminando la fioritura notiamo che il colore va dal bianco ad una sfumatura di rosa, i fiori sono ermafroditi e vengono impollinati dagli insetti, si consiglia infatti di collocare delle arnie, sotto gli alberi, durante la fioritura.
Vediamo di seguito quali operazioni si devono svolgere per avere una buona fioritura.
Come mettere a dimora il mandorlo
In primis diremo che il mandorlo teme le gelate, pertanto va posto in luogo riparato e soleggiato. Il terreno deve essere ben drenato meglio se calcareo.
L’albero va piantato fra ottobre ed aprile: occorre fare una buca profonda 50/60 cm e larga 80/100 cm che va liberata da radici, sassi ed erbe infestanti. Nel fondo della buca si devono mettere cornunghia, terriccio e letame. Rinfrescare le radici e quindi inserire l’albero nella buca, ricoprire mantenendo il colletto al livello del suolo. Annaffiare abbondantemente e porre un paletto di sostegno in modo che l’alberello cresca dritto.
Come potare il mandorlo e la manutenzione
Il mandorlo va lasciato crescere in modo naturale, non necessita di potature regolari.
Solitamente lo si pota per mantenerlo armonioso, basta spuntare i rami più grossi o che ne turbano la sagoma, e poi si tolgono i rami che si intrecciano, i più piccoli. E’ meglio mettere un prodotto cicatrizzante sul taglio, soprattutto quando si pota fra febbraio e marzo.
Attenzione alla monilinia, malattia che provoca il deperimento dei ramoscelli, per prevenirla si usa la poltiglia bordolese: si tratta di un fungicida rameico di contatto, ad azione preventiva.
In autunno è bene aggiungere del concime al terreno, per renderlo più ricco e fertile.